lunedì 15 dicembre 2008
Mi piacciono i film anni '50
Le storie erano semplici. Le battute brillanti e divertenti. Gli attori bravi, carismatici, con problemi di cuore e non di invasioni extraterrestriali o roba simile. No, lasciate perdere il film di Sex & The City, io sto parlando di qualcosa che non ti sentiresti in imbarazzo di definire, anche in pubblico, come un "film".
E poi le musiche. Spesso si trattava di film musicali, ora come ora odiati dalla stragrande maggioranza della popolazione maschile eterosessuale e da buona parte di quella femminile sotto i 30.
Io li adoro.
Ed adoro anche Woody Allen. Lui probabilmente si rende conto dell'importanza della mia venerazione nei suoi confronti e quindi nel 1996 decide di girare un film con gli stessi canoni di un film anni '50. In mezzo c'è la sua solita ironia e quasi tutti gli elementi psicotici che caratterizzano i suoi personaggi, così come c'è la solita e meravigliosa New York, accompagnata per l'occasione anche da Venezia e da Parigi.
Sono un romantico, a modo mio...o forse solo idealmente. In ogni caso, la scena finale del film, girata in riva alla Senna, mi ha fatto venire qualche brividino.
Tutti dicono I love you...
Come direbbero i Beatles...
martedì 9 dicembre 2008
Top 10 del 2008
martedì 18 novembre 2008
lunedì 10 novembre 2008
E' strano...
"[...] Portami fuori stasera,
Oh, portami ovunque, non mi importa,
non mi importa non mi importa.
Guidando nella tua macchina
io non voglio più tornare a casa
perchè non ne possiedo una...
Oh, non ne possiedo una.
C'è una luce che non si spegne mai
c'è una luce che non si spegne mai
c'è una luce che non si spegne mai
c'è una luce che non si spegne mai
c'è una luce che non si spegne mai [...]"
venerdì 31 ottobre 2008
Io c'ero...
lunedì 6 ottobre 2008
mercoledì 1 ottobre 2008
Primo giorno...
venerdì 26 settembre 2008
Dormire fa male.
Si, deve essere per forza così.
Visto che in media dormo 6 ore a notte e sono mediamente rincoglionito e stanco durante il giorno, ma ieri, in preda ad una stanchezza epocale ho optato per il lettone. Ore 23 ero sotto le coperte che ronfavo amenamente. Ore 6:45 suona l'allegra sveglia.
Si, insomma, 7 ore e 45' non sono affatto male. Oggi sono una merda.
Di malissimo umore e disintegrato come dopo una partita contro i New York Giants senza casco e protezioni.
Per la cronaca, hanno vinto i Giants.
P.S.
Il buon Gas mi ha gentilmente concesso un DVD con tutta la seconda serie di uno dei telefilm più belli che siano mai stati trasmessi: Un Medico Tra Gli Orsi.
Ne ho già una scimmia che la metà basta.
Altro che Doctor House, C.S.I. e cagate del genere...Northern Exposure rules. Punto.
lunedì 22 settembre 2008
martedì 16 settembre 2008
La gente certamente si gira ad osservarti e commentare a bassa voce, nemmeno fosse qualcosa di eccezionale. Poco male.
Ma come già mi ero espresso tempo fa, il rosso cela un simbolismo ricco di significati. Come ogni altro colore del resto...solo che io preferisco il rosso. Semplice questione di gusti, niente di più, niente di meno.
Mi è sempre capitato di associare involontariamente un colore ad ogni cosa, anche immateriale, che quindi un colore non potrebbe possederlo. I numeri hanno un colore, così come i nomi delle persone, come le idee, le canzoni.
Miles Davis nel 1958 pubblicò un album intitolato Porgy and Bess, tratto dall'opera omonima di George Gershwin.
Di questo disco fa parte I Loves You, Porgy, la sintesi, secondo la mia modesta opinione, di come dovrebbe essere una canzone d'amore.
Sottovoce.
I Loves You, Porgy sembrerebbe, ad un ascolto distratto, intensamente blu, come la notte in collina..senza la luna.
I Loves You, Porgy è rossa invece
Intensamente rossa.
Di vernice rossa.
Boomp3.com
martedì 9 settembre 2008
Gift!
Woody Allen vi ha invitati a cena a casa sua, un bell'attico a Money Makin' Manhattan.
Niente di ufficiale, soltanto una serata tra vecchi amici...due chiacchiere, due bicchieri di vino, un paio di barzellette sporche, qualche freddura sugli ebrei...i suoi ed i vostri progetti in corso.
Woody sta lavorando al prossimo film, ma gli manca l'ispirazione per un finale come dice lui...ultimamente soffre di insonnia perchè sogna continuamente sua madre che lo insegue con un clistere gigante. Poi si ostina ad ascoltare Wagner, nonostante sia cosciente del fatto che niente lo innervosisca più di Wagner. Avrebbe bisogno di qualcosa di più, come dire, nelle sue corde.
A questo punto entrate in gioco voi.
Mai andare a cena da qualcuno senza un petit cadeau. Avevate pensato ad una bottiglia di buon Traminer, ma l'altro nome che possiede questo vino, Gewurztraminer, gli ricorda tremendamente Wagner, il quale era dedito ubriacarsi pesantemente con questo vino durante la composizione di Der Ring des Nibelungen. E la cosa non sarebbe stata carina.
Allora avete optato per un disco, uno di quelli che sarebbe stato felice di ricevere e che avrebbe spodestato la supremazia del crucco al controllo del lettore cd.
Che disco gli avreste regalato?
Io di sicuro questo:
Clicca sull'immagine per il download (ma se lo compri mi fai un piacere).
Qui la recensione.
Finalmente Woody riuscirà a finire il suo film.
lunedì 8 settembre 2008
Consigli per gli acquisti.
Oggi esce ufficilamente l'album che tanto stavo attendendo: i Glasvegas, con l'album omonimo.
Nella speranza che la SonyBMG gli conceda una distribuzione anche qui in Italia, altrimenti fate come me che l'ho acquistato direttamente dall'UK, e fate prima.
Se siete curiosi (e spero lo siate) ascoltatelo nella solita sezione a destra dello schermo, la ghiotta "Sto ascoltando...", poi, una volta appurata la qualità, ve lo comprate. E non fatemi girare le b@\\e, maledetti pirati distruttori del mercato discografico. ;)
Altro piatto succoso è il trio Kitty Daisy & Lewis, se vi piace il rock'n'roll vecchia maniera, con brillantina e contrabbassi come se piovesse. Mooooooolto interessante. Parola mia.
Un dù trì, ùn dù trì...
giovedì 4 settembre 2008
mercoledì 3 settembre 2008
Plagio o sol contagio?
Che i Jet non brillassero per originalità è sicuramente fuori discussione.
Grazie al buon amico Andrea, proprio ieri mi sono accorto di un furtarello (chiamiamolo così...magari non se ne sono accorti! Seeee, come no...) ad opera dei Nostri, nei confronti di un certo Sig. Iggy Pop, pensando che probabilmente lui, avendo a disposizione un caricatore pieno di colpi da sparare, non si sarebbe accorto della cosa, o comunque non l'avrebbe minimamente scomposto.
Fatto sta che l'attacco di batteria è identico. Per il giro di basso vale lo stesso discorso. Chitarra idem. Non so, poi magari sembra solo a me...
L'originale, del 1977:
Boomp3.com
La traccia dei Jet, del 2003:
Boomp3.com
venerdì 29 agosto 2008
Ad occhi chiusi...
Ho sorriso stupidamente.
Charlie Mingus "Cryin' Blues" (da "Blues & Roots", 1959)
David Bowie "The Jean Genie" (da "Aladdin Sane", 1973)
martedì 26 agosto 2008
Verso la fine...
Sono rimasto in modalità invisibile per un po', ma è quasi tempo di ritornare alle vecchie e sane abitudini di sempre.
Questo periodo estivo ha portato con se qualche bagnetto in piscina, un gran bel fine settimana alle Cinque Terre, una sbronza colossale come non ne prendevo da tempi immemori, un sub-woofer, uno spolverino scontato del 70%, il solito pacchetto di dischi, tra pesanti vinili da trasportare in treno e cd in offertissima, qualche bruciatura sulla pelle, risate e, come se non bastasse, anche del lavoro.
Ma non mi lamento.
lunedì 28 luglio 2008
Chiedo scusa...
Nessuna particolare novità da queste parti, e nemmeno troppe cose da scrivere.
Molti amici mi chiedono se io stia continuando a collaborare nel mio piccolo con Frequenze Indipendenti. A tal proposito vi lascio i link alle cose che mi hanno pubblicato, consigliandovi però di dare un'occhiata quotidianamente, se volete ottimi consigli musicali e non soltanto.
N.E.R.D "Seeing Sound"
The Great Otis Redding Sings Soul Ballads
Frequenze Fashion News
Please Cover Me pt.3
L'Angelo con il Fonografo
Battiti da Dancefloor
A Rebel Without a Cause
Questo è quanto.
Più che altro per farvi sapere che comunque sono ancora vivo e vegeto, e che tra un mojito e l'altro cercherò di trovare il tempo per rompervi le palle!
Con affetto ed immutata stima, il vostro Marco.
venerdì 4 luglio 2008
Madeleine...
Pochi giorni fa stavo leggendo un bel libricino, una biografia di un jazzista italiano.
L'autore del libro cita un disco del sopracitato jazzista come la sua personalissima "madeleine", con la particolare accezione proustiana.
Il senso era quello di risveglio di un ricordo lontano, spesso legato alla nostra infanzia, che un sapore (proprio come quello delle madeleine, dolce tipico del nord della Francia) o un profumo riescono a destare. Un attimo soltanto è il tempo richiesto perchè questo misterioso meccanismo si inneschi ed inesorabilmente ci costringa ad affondare nel ricordo, come in insidiose sabbie mobili.
Dimenarsi è soltanto peggio.
Lasciamoci andare una volta, senza fuggire come al solito...sprofondiamo e se necessario muoriamo di nuovo. Avremo una vita più interessante da raccontare ai nostri nipotini.
Questa mattina mi sono svegliato nel mio lettone. C'era stranamente un'aria fresca che entrava dalle finestre. Se la notte è silenziosa, il mattino è la parte del giorno più delicata per i rumori. Così dalle stesse finestre da cui entrava l'aria, sono venuti a darmi il buongiorno gli urletti striduli delle rondini.
Avevo poco più di 6 anni e spesso passavo intere giornate estive in compagnia dei miei nonni. Loro hanno sempre (da che ho memoria io) abitato in centro, qui a Casale Monferrato. 25 anni fa le rondini riempivano il cielo con i loro inconfondibili profili. Il loro era il suono che mi accompagnava in via Trevigi, o in via Saffi, per mano a mio nonno, a comprare qualcosa al mercato di piazza Castello...o a fare qualche lavoretto nel suo laboratorio, sopra la sagrestia della chiesa di S.Caterina.
Le madeleine giocano sul pericoloso equilibrio che rimane tra i bei ricordi e la nostalgia, ogni tanto un po' dolorosa.
Chissà quante madeleine avrete voi...
[...] in una giornata d’inverno, rientrando a casa, mia madre, vedendomi infreddolito, mi propose di prendere, contrariamente alla mia abitudine, un po’ di tè. Rifiutai dapprima, e poi, non so perché, mutai d’avviso. Ella mandò a prendere uno di quei biscotti pienotti e corti chiamati Petites Madeleines, che paiono aver avuto come stampo la valva scanalata d’una conchiglia di San Giacomo. Ed ecco macchinalmente oppresso dalla giornata grigia e dalla previsione d’un triste domani, portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un pezzetto di Madeleine. Ma, nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di biscotto toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario. Un piacere delizioso m’aveva invaso, isolato, senza nozione della sua causa. M’aveva subito resi indifferenti le vicissitudini della vita, le sue calamità, la sua brevità illusoria, nel modo stesso in cui agisce l’amore, colmandomi d’un’essenza preziosa [...].
Marcel Proust
martedì 24 giugno 2008
Fa caldo pt.3...ma non abbastanza!
Si conclude qui l'avvincente trilogia della caldazza con l'episodio finale che cela un colpo di scena a dir poco incredibile.
Il protagonsta (io) bello come un adone è pronto a combattere il suo acerrimo nemico (la caldazza) a colpi di "piscina in pausa pranzo".
Tutto è pronto...lui è vestito a puntino, con un costume nuovo fiammante e le infradito che porta addirittura sul lavoro, fottendosene di colleghi e clienti.
L'ora fatidica (tipo quella in cui sto scrivendo) si avvicina al galoppo.
La caldazza sembra avere il sopravvento sul bel protagonista quando...
...
...
capisce che lui le sta preparando un "tracobbetto" (citazione da esperto cinefilo) ed allora la caldazza cosa fa?
Sparisce...si, diavolo...SPARISCE!
E lascia posto a nuvoloni che a questo punto della storia soprannominerei come "i nuovi amici della caldazza che s'inculano il Marco quando vuole andare in piscina".
Come si conclude la trilogia?
Semplice...così:
lunedì 23 giugno 2008
Fa caldo pt.2
Sono sempre più convinto che l'estate sia il periodo dell'anno più stupido se si è costretti a lavorare e non si è al mare.
Bruno Martino aveva proprio ragione...per un sacco di motivi.
venerdì 20 giugno 2008
mercoledì 18 giugno 2008
Ricordati di sognare sempre
Vieni c'è una torta in cielo in panna e cioccolata Le zebre ci camminano fumandosi un buon sigaro Tu mi guardi da una nuvola e mi dici "Oggi il sole è nero" (è nero) Missili di pane su, nel cielo marmellata Un generale in ansia travestito da pirata Tu mi sorridi in volo e dici "Amore, oggi il sole è proprio nero" (è nero) Sognare, sognare Insieme, insieme Sognare, sognare... Baci di farfalle e noi vestiti di rugiada Seduto su un divano guiderò un sottomarino Chissà dove finiscono tutti i sogni che ho sognato Ma Chissà dove finiscono tutti i sogno che ho sognato Chissà dove finiscono... Chissà dove finiscono...
Le persone grandi spesso smettono di sognare, o forse si dimenticano come si fa.
Diego Mancino "Una Torta in Cielo" mp3, tratto dal suo nuovo album "L'Evidenza" (Radio Fandango, 2008)
martedì 17 giugno 2008
Io sono rockabilly.
Lo dimostro anche nei sogni.
Questa notte sognavo di guardarmi allo specchio, di avere i capelli molto più lunghi di come li porto ora.
Estraevo un pettine dal taschino destro della mia camicia e mi pettinavo. Accompagnavo la mano destra che stringeva il pettine con quella sinistra, riproducendo il classico movimento di bullo da fast food che si aggiusta la chioma.
I miei capelli erano brillanti e perfetti.
Io avevo uno sguardo tra il duro ed il soddisfatto, di chi si ama di una amore che definirlo narcisistico sarebbe soltanto riduttivo.
L'effetto era tipo questo qui:
Sto valutando l'opzione di farli crescere un po'...magari mi prendo una bella moto...o meglio, una Cadillac.
Gli occhiali da sole già li indosso...anche di notte...
Elvis Presley "King Creole" mp3
P.S.
Chi indovina la canzone del player all'inizio del post vince un giro con me sulla mia Cadillac, se è una bella fanciulla...altrimenti, nel caso di un maschio, avrà l'onore di sfidarmi ad una gara di velocità su due bolidi o ad una sfida con coltelli a scatto.
Dai che è facilissima...
giovedì 5 giugno 2008
Sono "solo" novità...
Come ritornare da un fine settimana strepitoso in una città unica come Parigi. Avere avuto un tesoro di cicerone preparatissimo che mi ha portato "di qua" e anche "di la"...nemmeno fossi stato io a meritarmi quel week end.
Come trovare, assolutamente per caso, un negozio di dischi usati ed essermi potuto aggiudicare due cofanetti in vinile a prezzi stracciatissimi (Fred Astaire Original Recordings 1935*1940 CBS 66316 e Elvis Presley Greatest Hits su 7 e dico 7 vinili RCA). Non che abbiano un grande valore a livello di collezionismo, ma comunque 6 euro nel primo caso e 16 nel secondo sono davvero pochi, specialmente se paragonati agli 80 euro chiesti su ebay per il cofanetto di Elvis (appena controllato).
Come ricevere in regalo, dal suddetto cicerone, l'LP dei Working Week "Working Nights", metterlo sul piatto ed assaporarne dall'inizio le note di una cover incredibilmente bella di "Inner City Blues" del maestro Marvin Gaye.
Come pensare che FaceBook sia una cagata tutto tondo ed invece scoprire, un mattino di lavoro come tanti altri, che la fredda tecnologia a volte ci riporta al calore umano che si pensava perduto per sempre, dandoci la possibilità di riavvicinarci ad un vecchio amico al quale si pensava spesso, con l'amaro in bocca dei rimorsi.
Sono giorni dei quali non mi posso davvero lamentare...
mercoledì 28 maggio 2008
New collabo!
Amici cari, questo post per fare l'ennesima pubblicità ai ragazzi di Frequenze Indipendenti che da oggi ospitano ufficilmente sulla loro pagina una mia piccola collaborazione.
Onorato di essere stato da loro scelto come collaboratore, mi complimento per la mole di lavoro che riescono ad affrontare ogni giorno e per la qualità di ogni singolo articolo.
Bravissimi come al solito.
Se volete, questo è il mio contributo: http://frequenzeindipendenti.blogspot.com/2008/05/rebel-without-cause.html
Ci vediamo presto qui, e speriamo anche su Frequenze...
giovedì 15 maggio 2008
Looks like...pt.1
Rubrica assolutamente inutile, del resto come quasi tutto qui dentro, però curiosa.
Non so quanto potrà avere un seguito, in quanto non gioco al giuoco delle somiglianze molto spesso, ma piuttosto mi capita di notarle, così, per caso.
Oggi abbiamo come ospite il buon Jarvis Cocker a.k.a. El Jarvo, ragazzaccio (classe 1963) di Sheffield, ex frontman dei bravissimi Pulp, gruppo del quale ha fatto parte (in qualità di tournista, se non erro) anche il mio amatissimo Richard Hawley e con il quale ha realizzato, nel 2003, un album pseudo-electroclash, un progetto strambo dal titolo "A Heavy Night With..." sotto lo pseudonimo di Relaxed Muscle, per la prestigiosa etichetta inglese Rough Trade.
Ad ogni modo, questo signore nel 1996, in occasione dei Brit Awards, durante l'esibizione di Michael Jackson, pensa bene di invadere il palco, calarsi le braghe e mostrare bellamente il suo posteriore, credo in segno di qualche protesta importantissima che adesso come adesso mi sfugge, a dirla tutta.
Notte al fresco.
Un bell'uomo che ha questa faccia qui:
Tornando a quello che era il reale argomento di questo post e cioè la somiglianza, io personalmente trovo che il nostro assomigli in maniera imbarazzante ad un noto Onorevole italiano, che non è per niente un "culattone raccomandato".
Voi che dite?
Lascio qui di seguito un video live (con l'amico R.H.) di un brano tratto dall'album di El Jarvo, l'unico sin'ora come solista, dal titolo "Jarvis", anch'esso per la Rough Trade, che potrete trovare per qualche giorno disponibile per il download sul lato destro del monitor.
Comunque sia, se siete troppo pigri per recarvi in qalche negozio di dischi, sempre sul lato destro del monitor, un po' più in basso, c'è una bella sezione con i collegamenti a negozi on line, che vi spediscono il disco di Jarvis Cocker direttamente in poltrona.
Fate come me, che spendo più denaro in dischi che in viveri e generi di primo sostentamento...
lunedì 12 maggio 2008
Dormi hai voglia di sognare...bimba fallo anche per me.
ORCHI E STREGHE SONO SOLI
Il giorno in cui sei nata sai
Mi stringevi a te
Con calma come a chiedermi
Di non aver paura
Perchè i mostri sono soli
E si abbracciano al terrore
Che non fa non fa pensare
Che non hai vissuto mai
Vuoi tutto quel che c’è
Ricco esser re
E il re disprezza e stringe a sè
Quel che può perdere
Orchi e strehe sono soli
E non riescono a dormire
Fa paura puoi sognare
Che non hai vissuto mai
Orchi e streghe sono soli
Non verranno a disturbare
Orchi e streghe sono soli
E io invece ora ho te
Dormi hai voglia di sognare
Bimba fallo anche per me
Tratto dal nuovo album degli Afterhours, "I Milanesi Ammazzano il Sabato" (Universal 2008)
Afterhours "Orchi e Streghe Sono Soli" mp3
mercoledì 7 maggio 2008
Cita che ti ricita...
Woody Allen, da "Misterioso Omicidio a Manhattan" del 1993.
mercoledì 30 aprile 2008
Buon viaggio...
lunedì 21 aprile 2008
Ci sono volte che...
Ne hai letto bene...molto bene. Ma ne hai ascoltata una traccia, forse...e di sfuggita per di più.
Ma ti vuoi fidare lo stesso e ti giochi ai dadi 'sti 20 euro.
Arrivi a casa, lo metti su e...BANG!
Colpo di fulmine assoluto.
Amore, con la A maiuscola.
Sto parlando dei The Last Shadow Puppets e del loro primo album "The Age Of The Understatement".
Per una recensione meritevole di tale nomea rimando ai cari amici di Frequenze Indipendenti che non sbagliano un colpo... 'sti cecchini.
Per qualche giorno sarà disponibile nella sezione "Sto ascoltando" alla destra dello schermo. Però voi compratelo come ho fatto io. Altrimenti finirete per forza di cose all'Inferno, dove sarete costretti ad ascoltare a ripetizione tutti gli album (uno? Due?) di Paolo Meneguzzi...tuuuuuutto il giorno...tuuuuuutti i giorni.
Per l'eternità.
lunedì 14 aprile 2008
lunedì 7 aprile 2008
Collaborations
Bit impazziti come un'esplosione orgasmica si dipaneranno da qui...un cumshot globale di dimensioni apocalittiche!
Signori, a Voi il Della...
P.S.
Tra l'altro, chiamandosi costui con il mio stesso nome, anche l'indirizzo "urcamarco" è più che mai calzante...
Coincidenze o volere divino?
Mah...
martedì 1 aprile 2008
Un bambino di 30 anni.
Al di là del regalo che, a dirla tutta, non potevo immaginare e che non credo davvero di meritare (ma per questo dovete aspettare ancora un pochino), il fatto che si fossero sbattuti per organizarmi una cena ed esserci e insomma, avete capito, dai. Son cose che fan bene al cuore.
Comunque, tornando alle cose prettamente materiali, una fanciulla, oltre ad un regalo consegnatomi in anticipo, mi porterà ad un concertino al quale stavo già pensando da qualche dì:
Da adolescente rock addicted quale sono, di certo ci sarà da saltare parecchio.
Come se questo non fosse sufficiente, il caro "manipolo" si è prodigato nel regalarmi un oggetto al quale stavo anelando da mesi ormai, sbavando come un cane idrofobo sul sito della casa produttrice. Qualcuno deve aver fatto la spia a qualcun'altro che a sua volta deve aver organizzato un vero complotto. Insomma, un'imboscata, come non mi accadeva dai tempi del Vietnam. Quindi, questi "Charlie", a fine cena se ne escono con un pacco che non so perchè mi ricordava l'enorme scatola dei rollerblades di mia sorella (o forse ero io ad essere piccolo...).
Già contento di poter finalmente organizzare dei Roller Disco Parties, aprendo la scatola il mio cervello rimane per qualche secondo senza ossigeno, causandomi purtroppo danni irreparabili, ed il flusso sanguigno concentrato nella zona del basso ventre. Insomma, non sapevo esattamente se morire di collasso o avere un orgasmo.
Ho optato per l'orgasmo.
Grazie ragazzi.
Senza parole.
venerdì 28 marzo 2008
mercoledì 19 marzo 2008
I'm a fuckin' bluesman...
Sonny Boy Williamson II mi fa una pippa...in foto la mia nuova e fiammante Lee Oskar, donatami da qualcuno che non riesce a tenere segreti i regali troppo a lungo...
venerdì 14 marzo 2008
Una volta si facevano...
Oppure loro le facevano a te. Con una qualità audio pessima, nella maggior parte dei casi.
Gli anni passano e la tecnologia cambia...
Arriva il Compact Disc ed il laser, che sino a poco prima si pensava fosse un'esclusiva di Guerre Stellari.
I primi CD recorder e i masterizzatori costavano una fucilata. Adesso anche il computer della Clementoni ne possiede uno. Ti faccio un cd bellissimo...ti copio 'sto disco che spacca...ho in mente una compilation che sembra fatta su misura per te...
Io no.
Io sono anacronistico. Voglio impiegare la tecnologia a disposizione per soddisfare i miei gusti vintage e creare questo nuovo trend dell'ossimoro!
Allora, senza spendere nemmeno tanto denaro (all'incirca una decina di migliaia di euro!!!) è possibile accaparrarsi un apparecchio che definirlo "FICO" sarebbe riduttivo.
L'oggetto in questione è della Vestax (nota marca specializzata principalmente in mixer per dj) e si chiama VRX-2000. Il nome non è proprio friendly, così io lo soprannominerò Faustino da adesso in avanti.
Cosa fa Faustino? Ti fa le compilation, se vuoi...tu gli dici cosa ti piace, e lui te la "incide".
Cassettina? No.
Compact disc? No...no!
Mini disc? (chi se li ricorda questi???? Io ho il recorder di MD! Molti multitraccia utilizzano ancora questa tecnologia)...e comunque NO! Macchè...
Allora cosa?????????
Non dirmi che ti incide i vinili, che non ci credo, dai...
E INVECE SI!!! Proprio i vinili (quelli "registrabili" chiamati Harmodisc, che hanno una particolare miscela vinilica).
Ma ci pensate fare le compilation agli amici e poter dar loro un bel 12 pollici nero e rotondo?
Probabilmente non sono normale io, ma se avessi dei soldi da buttare via, a Faustino farei un pensierino.
Chi volesse invece incidere il proprio demo o album in modo professionale (sempre su supporto vinilico) si può rivolgere al sito http://www.vinilificio.com/ al quale collabora anche Dj Tayone.
Ok, per oggi è davvero tutto.
Fate tesoro di queste informazioni...mi raccomando...
Litfiba Vs. Joy Division
La mia non vuole di certo essere un'inutile polemica sulla falsariga di quelle, più o meno attuali, sulle scopiazzature di artisti nei confronti di altri. Piùttosto una specie di curiosità su come, casualmente, in auto, all'ascolto di un album dei Joy Division, la mia mente automaticamente fosse andata a scavare nei propri archivi per tirar fuori un'altro brano che mi dava le stesse sensazioni e le stesse visioni.
Cerca cerca, passando per un paio di canzoni dei Faith No More, sono approdato ai cari e vecchi Litfiba dei primissimi tempi.
Cliccate qui di seguito, per ascoltare il Brano "Eroi nel Vento" dei Litfiba, dall'album Desaparecido, del 1985.
Ora invece pigiate qui per ascoltare i Joy Division con il loro brano "Shadowplay", tratto dal loro primo album Unknown Pleasures del 1979.
Non sto parlando di plagio o di voluta ispirazione, ma i due brani sembrano effettivamente cugini di primo grado...
Non mi viene in mente nient'altro da dire se non "viva le parentele".
Buon fine settimana a tutti.
martedì 11 marzo 2008
The Black Keys "Attack & Release"
Sostanziale cambiamento nel suono, più che nel vero e proprio spirito della loro musica. La differenza è abbastanza evidente, specie quando si scopre che dietro a questo lavoro ci sta un certo Joseph Burton, più conosciuto con l'a.k.a. di Danger Mouse, che produce l'intero disco.
Leggendo una recensione su Rumore, ho sorriso una volta giunto al punto in cui si diceva che è stato un lavoro inciso con un "budget" migliore, potendosi addirittura permettere un vero e proprio studio come si deve (vabbè, questo è quello che dicono loro...diamo il giusto peso alle parole), invece della registrazione tipo saletta in cantina, migliorando così il loro suono "sporco", quel lo-fi che a me piaceva tanto e gli conferiva un non so che di vintage, un abito perfetto per un sound che pareva evaporare dal delta del Mississippi.
Ok, qui il groove è stato mantenuto, il disco è un ottimo disco...tutto sta dove dovrebbe essere. I due hanno fatto il salto di qualità. Ma perdonatemi se quel flauto così blaxploitation nel brano Same Old Thing non mi suona così ben amalgamato come dovrebbe. Se quei suoni a volte soul come in So He Won't Break (doveva cantarci Ike Turner, in più di una traccia) non me li vedo proprio in un disco dei Black Keys. Junior Kimbrough era la strada da continuare a seguire, a mio parere...
Essere fedeli a se stessi non è sbagliato, anche quando si tratta di rimanere in una cantina a registrarsi i propri album.
La vita è una questione di priorità.
Uno come Junior Kimbrough nacque nel fango e ci morì.
Uno come Danger Mouse è un producer cool, che può farti entrare ai parties più fighi (oppure può anche tirarti fuori un capolavoro come "DangerDoom" in compagnia di quel matto di MF Doom)
Solo una questione di priorità.
Magari si sono solo rotti di continuare a fare del blues...niente di male.
In soldoni: il loro disco più riuscito e quello che però io personalmente metto in ultima posizione in base al mio personalissimo gusto.
Degustibus...
The Black Keys Homepage
Pagina MySpace (qui potete ascoltare in streaming qualche estratto)
P.S.
Il disco uscirà il primo di aprile, mi sembra di ricordare. Ovviamente ci sono vari modi per poterlo avere prima del tempo. Scaricatelo se volete, ma io vi consiglierei invece di comperarvi "thickfreakness" del 2003 e "Rubber Factory" del 2004. Così andate sul sicuro.
Frankie Hi-Nrg Vs. Zampaglione...
Zampaglione: "Bla bla bla bla bla...no, perchè mi hanno detto che tu...bla bla bla...e poi tu...bla bla bla!"
Frankie: "Sei surreale."
mercoledì 5 marzo 2008
Dreamin' pt.2
Avere un negozio di dischi...
"[...] Amanda desidera una vita migliore di quella che ha. Ma si accontenta di sognarla, giorno dopo giorno...che è, bisogna ammetterlo, un atteggiamento piùttosto comune. [...]"
Dal film "Dopo Mezzanotte", film della regia di Davide Ferraio, del 2004, con la peculiarità di essere interamente girato a Torino, nella gran parte all'interno del Museo del Cinema, proprio nel cuore della Mole Antonelliana, la quale ha fatto da sfondo a tanti anni della mia gioventù universitaria. Ovvio quindi pensare che io stia parlando in modo un po' soggettivo. Pazienza, un po' mi conoscete oramai e sapete che non vi parlerei di qualcosa che non vale nemmeno un soldo bucato. Quindi vi consiglio di guardare il film perchè molto carino, leggero (ma non con l'accezione negativa alla quale si potrebbe pensare), divertente e romantico, per un'improbabile storia d'amore a 3 (il trinagolo no! Non l'avevo considerato...) e per una passione per quello che era il cinema quando questo era fatto di capitomboli e di due persone che si davano un semplice bacio sulla bocca e chiudevano la pellicola allontanandosi mano nella mano.
Buster Keaton in "One Week" (1920)