lunedì 15 dicembre 2008

Mi piacciono i film anni '50

Non è un segreto.
Le storie erano semplici. Le battute brillanti e divertenti. Gli attori bravi, carismatici, con problemi di cuore e non di invasioni extraterrestriali o roba simile. No, lasciate perdere il film di Sex & The City, io sto parlando di qualcosa che non ti sentiresti in imbarazzo di definire, anche in pubblico, come un "film".
E poi le musiche. Spesso si trattava di film musicali, ora come ora odiati dalla stragrande maggioranza della popolazione maschile eterosessuale e da buona parte di quella femminile sotto i 30.
Io li adoro.
Ed adoro anche Woody Allen. Lui probabilmente si rende conto dell'importanza della mia venerazione nei suoi confronti e quindi nel 1996 decide di girare un film con gli stessi canoni di un film anni '50. In mezzo c'è la sua solita ironia e quasi tutti gli elementi psicotici che caratterizzano i suoi personaggi, così come c'è la solita e meravigliosa New York, accompagnata per l'occasione anche da Venezia e da Parigi.
Sono un romantico, a modo mio...o forse solo idealmente. In ogni caso, la scena finale del film, girata in riva alla Senna, mi ha fatto venire qualche brividino.
Tutti dicono I love you...


Come direbbero i Beatles...

....HELP!
Voglia zero di cercare i regali quest'anno (strano perchè io sono un Babbo Natale magro, sin da bambino) e ancor meno della voglia ci sono i soldini.
Le letterine di Natale potreste spedirle a me per questa volta, così lo sbattimento nella ricerca dei doni sarà meno doloroso, purchè però non superiate la soglia dei 4 euro e 50, se possibile.
Tipo un pacchetto di sigarette, delle caramelle gommose della Haribo, o una bottiglietta di Coca-Cola.


In ogni caso durante l'ultimo Natale davvero bello che ho trascorso, se accendevi la televisione potevi veder passare questa pubblicità:



Cos'erano, due o tre anni fa????
Seee, come no...


martedì 9 dicembre 2008

Top 10 del 2008

Come ogni buon appassionato musicale, anche io non voglio essere da me no dei vari Rumore, Blow Up, Buscadero e chi più ne ha più ne metta.
Quindi ho deciso di stilare la mia personalissima top ten, in ordine assolutamente casuale (sarebbe troppo complicato altrimenti affibiare ad ogni album la giusta collocazione), di quelli che io reputo le migliori uscite dell'anno che si appresta a tramontare.


Tv On The Radio "Dear Science": semplicemente fighissimo.
The Black Keys "Attack & Release": date loro una chitarra ed una batteria e lasciateli fare.
Movie Star Junkies "Melville": Torino riesce sempre a stupirmi in qualche modo.
Glasvegas "Glasvegas + A Snowflake Fell (And It Felt Like A Kiss)": album nella versione deluxe natalizia, con in aggiunta un mini album registrato in Transilvania per gli amanti dello shoegazing malinconicamente di Natale. Ottima strenna.
The Last Shadow Puppets "The Age Of The Understatement": dal giorno in cui l'ho comprato non sono più riuscito a toglierlo dal piatto. Maledettamente 60's.
Congregation "Congregation": scoperto negli ultimi giorni (anche perchè uscito da poco). Una sorpresa incredibile. Delta blues scarno ed essenziale.



The Raconteurs "Consolers Of The Lonely": side project della metà maschile dei White Stripes. Album di vero rock'n'roll col bollino.
The Jim Jones Revue "The Jim Jones Revue": se vi piace una versione urlata e selvaggia di Jerry Lee Lewis che si azzuffa con Elvis ed i Sonics, non fatevi scappare questa chicca.
The Sugars "The Curse Of The Sugars": ragazzi d'altri tempi questi. E che tempi.
The Mojomatics "Don't Pretend That You Know Me": un duo veneto dal tiro micidiale.



Come "bonus album" inserisco Micah P. Hinson "Micah P. Hinson and The Red Empire Orchestra" che ha saputo regalarmi emozioni indescrivibili. Uno dei dischi più belli non solo di quest'anno.
Spero di non aver dimenticato nessuno.