I temibili anni 90!!!
Il Festivalbar era popolato solo da individui tipo questo:
...ed il pantalone della Energie era d'obbligo.
Sarei un bugiardo se dicessi che alcune canzoni degli Snap non mi piacciono (tutt'ora!)
Diciamo che se suonassero ancora, magari non andrei a vederli dal vivo, ecco..................forse.
Comunque Dr. Alban era il capo assoluto...precursore dell'ondata di immigrati persino dal nome d'arte. In sostanza un genio. Lo ricordo con grande affetto nel juke boxe della Montecarlo...
E adesso tutti ad impennare col Fifty!
Ace of Base "All That She Wants"
Snap "Rhythm Is A Dancer"
Dr. Alban "It's My Life"
Culture Beat "Mr. Vain"
Co.Ro feat. Taleesa "Because The Night"
BBE - 7 Days & One Week
Marò quanto ben di Dio!
4 commenti:
allora. non vedo cosa ci faccia quel genio prog di Robert Miles all'interno di quella playlist...
Perchè è un cazzo di tamarro come gli altri, solo che invece di fare roba commerciale, faceva progressive...ma sempre di cacca si sta parlando!
;)
Gli anni 90 sono stati gli anni della migliore dance. Sono stati gli anni della nascita e dell'ascesa della House, della club culture, dei Superstar Djs, della XTC e di una nuova love generation (non sta a me dare giudizi positivi o negativi), del crossover tra dance e rock e di artisti dance che spopolano sui main stages dei principali festival rock. la musica commerciale e il festivalbar ci sono sempre stati e ci saranno sempre....purtroppo
Beh, Claudio...è ovvio che ad ogni "era" coincidano aspetti positivi ed aspetti negativi. Io, per motivi di mero intrattenimento ho focalizzato l'attenzione sull'aspetto più trash della cosa. Basti pensare che la jungle (da me molto apprezzata)è nata proprio a metà degli anni '90, così come mille altre realtà della club culture che esistono tutt'oggi.
Il fatto che in Italia la club culture non è così sviluppata come in altri paesi europei. Siamo legati alla commerciale, da sempre...partendo dalla musica melodica degli anni 50/60 sino ad arrivare ai giorni nostri, con interpreti di spicco come Ramazzotti e compagnia bella. L'evoluzione della musica in Italia ha subito un continuo o progressivo abbassamento di qualità. Grandi dischi continuano ad uscire, certo, ma occorre cercarli tra la spazzatura imperante.
Posta un commento