lunedì 16 aprile 2007

Di cristallo.


Di cristallo è il cuore di ogni persona. No, non di ogni persona...ma di molte. Il mio, per esempio, è proprio di cristallo. Voglio dire, ma con tutti i materiali a
nostra disposizione, proprio quello? Certamente è molto bello. Trasparente. Lucente...e prezioso. Ma qualcosa di meno fragile no?
Per muoversi intorno al cuore di una persona occorrono delicatezza e moltissima attenzione. Io immagino di dovermi muovere in un negozio pieno di scaffali con sopra bicchieri, piatti ed ogni cosa che sia facilmente frantumabile appoggiandoci sopra anche solamente lo sguardo. La sola polvere, sedimentando lentamente, mette a repentaglio un'integrità così effimera. Perchè in fin dei conti è solo questione di tempo. Prima o poi l'oggetto in questione cadrà...o qualcuno lo romperà di proposito.
Mi muovo in questo ambito, ma vestito da palombaro.
Richiede una concentrazione mica da ridere. Un'attenzione al dettaglio degna di un cardiochirurgo. La mano ferma ed il passo lento, ma sicuro.
Il respiro deve essere regolare, perchè altrimenti implicherebbe un riscontro motorio troppo azzardato e confuso.
Lo sguardo poi...gli occhi si muovono lesti da sinistra verso destra. Da destra verso sinistra. Attento! Ok, scampata...non è successo nulla. Ma c'è mancato un pelo e tutto crollava.
Mamma mia...ma ti immagini che danno??? Meno male, và...
Un passo alla volta. Uno alla volta.
Lentamente.
Sembra che il traguardo non sia poi così lontano. Però sembra anche che non si stia avvicinando di un centimetro. Poi, se devo dirla tutta, non so bene quale sia questo traguardo...ma sono sicuro che giù di là, verso quel nucleo palpitante, qualcosa di unico si sta nascondendo. E' l'istinto che me lo dice. L'istinto non mi ha mai tradito. Almeno sino ad ora. E se invece adesso lo stesse facendo? Naaaah, non c'è tempo per queste stupidaggini. l'essere sicuri delle proprie sensazioni non ha mai ingannato nessuno...e seguirle è sempre la cosa giusta da fare.
Dai, ora torna a concentrarti. Da bravo.

Manca poco...ne sento il calore.

Ne vedo il colore...non queste fredde trasparenze.

Qualcosa che brucia sotto strati di ghiaccio.

Il peggio è passato e lo spazio qui si fa sempre meno angusto...riesco anche a sgranchirmi un pochino per riprendere un minimo di lucidità muscolare.
Forse sto anche sorridendo, ma non ho tempo di badare a simili cose. Sono accecato dal desiderio di scoprire cosa comporta la conoscenza. Il vivere questa scoperta, sotto questa tuta da palombaro che mi rende goffo e stanco. La voglio sentire sulla mia pelle, a costo di bruciarmela. Non ha importanza se perderò la vista guardando quella luce.
Ormai è mia.
Sono talmente pochi i passi che ci dividono da rendermi conto che ora sto realmente sorridendo. Sono felice. Chissà perchè.
Ehi...un attimo! Ma cosa...cosa diavolo è???
Questa scarica!
Qui!
Posso indicarla anche con questo spesso guanto...fa male, maledizione!
Non respiro.
Non riesco...
Cazzo! Non adesso...no, Cristo!
Cristo santo, questo è dolore, reale! Mi si sta aprendo lo sterno dal male...o almeno questa è l'impressione che ho!
I miei muscoli si irrigidiscono all'istante. Mi sorreggono ancora, ma il pavimento dista pochi secondi, ne sono sicuro...
La testa sta andando per i fatti suoi, troppo impegnata a farmi sapere che qualcosa sta comprimendo gli atri, tanto da gonfiare come palloncini i miei ventricoli troppo deboli per sopportare a lungo.
Uno strazio che pare senza fine.
Percezioni errate...tutti i sensi ormai confusi che mischiano informazioni a casaccio.
Per un brevissimo istante mi sembra quasi di provare un velenoso piacere.
Anche la diagnosi, stilata in uno stato di evidente alterazione fisica, risulta errata.
Se fossi un cane, penserei di aver preso la filaria.
Sono un cane per molti versi, ma non in senso biologico.
La questione in questo caso è molto più semplice: da una recente autopsia, condotta dal medico Dr. House, si è giunti alla convincente conclusione che qualche palombaro non ha saputo muoversi con la mia stessa agile eleganza ed ha mandato in frantumi tutto quanto. Il cristallo, si sa, fa schegge piccolissime e taglienti. Queste, lanciate a folle velocità dall'esplosione, sono andate a conficcarsi nel "nucleo pulsante", provocando lacerazioni che hanno portato in brevissimo tempo al mio decesso.
Lo so, lo so...vi mancherò molto. Voi già mi mancate. Ma questo ci insegna qualcosa: quando pensi di aver raggiunto un obbiettivo o di esserci quasi arrivato, anche quando tutto intorno a te ti dà segni del tuo imminente successo, anche quando gli oroscopi sono dalla tua e gli Dei dell'Olimpo ti danno il loro benestare, ecco! In quel momento pensa che qualcosa, anche piccolissimo come un batterio, o come un micro palombaro che cammina sul tuo cuore, potrebbe disintegrare tutto quanto e far sì che sia tutto da rifare...
...sempre che abbiate altre vite a disposizione.

P.S.
La canzone è una delle mie hit in assoluto.
Insieme a Karmacoma, rimane per me tra le canzoni più delicate ed inquietanti che il panorama musicale possa offrire. Poi il video di quest'ultima, con evidenti riferimenti a Shining di Kubrick, è eccezionale.

5 commenti:

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

Che strano. Anche io sono fatta di cristallo. Mi paice pensarmi un po una tigre di cristallo. O un istrice. Qualcuno mi ha detto che io vivo senza avere la pelle. Anche un soffio d aria mi fa male. Brucia. Sempre.
Ieri ho sentito una canzone che non sentivo da anni. NOn so perchè. MIlk dei Garbage. Fa smepre piacere risentire una bella canzone.

Anonimo ha detto...

Ragazzi vi prego, ditemi che droghe usate... :)
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Per me la fine di tutto potrebbe essere:
a) l'uscita dal negozio dicendo... ma siamo sicuri che mi piacciono gli svarosky? o preferisco un bel pezzo di Gabbro o fillade in sezione sottile? oppure un bel disegno dell'Ale da incorniciare?
b) ma vaff.. mi sono appoggiato per sbaglio su uno scaffale ed ho fatto un danno... meglio telare!
c) esce il proprietario del negozio. fine dlle idee.
... scusa l'ignoranza ...

Anonimo ha detto...

giulia, ma a noi piacciono tanto anche i capodimonte,vero?!...

Marco ha detto...

Bella la cosa divivere senza la pelle...è come essere sensibile ad ogni cosa. Mi piace.
Ascolto Milk ora...è perfetta in questo momento...

Teo, magari usassi delle droghe!!!
Starei mooooolto meglio di sicuro! ;)
Però i tre finali a scelta mi ricordano i tre finali del film Cluedo! Grande idea invece!

Silvia, Silvia...Silvia...

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

Silvia quanti ricordi...pero' se mi paragonassi ad un capodimonte...Sai sono fragile come un capodimonte raffigurante un vecchio ubriaco solo su uan apnchina...nuovo gioco sullo stile Raffella Carra': se fossi un capodimonte quale saresti?