domenica 11 marzo 2007

Sono un vero disastro.

Si, lo ammetto.
Oggi sono andato a trovare un caro amico (nonchè ex collega di lavoro) e sua moglie (mi fa molto effetto dire "moglie" parlando di un ragazzo che ha la mia età! Ok, non sono più un ragazzino, ma la mia situazione è talmente lontana da un eventuale matrimonio che il pensare che qualche mio coetaneo possa essere sposato, mi sembra quasi impossibile! Vita grama la mia).
Andiamo su io ed Andrea, e partiamo con il classicissimo ritardo di una mezz'ora abbondante. Marco (questo il nome dell'amico, che per semplicità chiameremo Marco, mentre io, nel corso di questa interessantissima narrazione sarò identificato col nomignolo di Marcolino) e consorte abitano in un paese a nord di Milano il cui nome mi ero ripromesso di memorizzare, ma l'ho già dimenticato. Comunque dalle parti di Lecco o giù (su) di lì. Maledetta memoria da pesce rosso.
Arriviamo dopo aver attraversato paesini sperduti ed incontrato più centri commerciali che anime.
Marco ci accoglie con la gentilezza ed il sorriso che lo caratterizza sempre. Entriamo in casa e salutiamo la sua altrettanto gentile e simpatica Alessandra. Ci mostrano la loro casa, ben curata, elegante ed accogliente. Aperitivino...chiacchiericcio come si confà in queste situazioni e da lì a breve pappa. Mangiamo a sazietà ed io mi gusto il tiramisù deluxe edition con qualche ingrediente diverso dalla classica ricetta. Buonissimo! Sono uno stramaledetto golosastro.
Manca solo il caffè per concludere in modo pressochè ottimale questo banchetto. Mi offro per la preparazione, in quanto maestro nell'arte della moka. Mentre mi adopero a tal fine, muovendomi sicuro con i tre pezzi della caffettiera in mano, racconto di un aneddoto simpatico accaduto anni prima, durante il periodo universitario, proprio riguardo una moka. Riempio il filtro, attento che il caffè sia distribuito uniformemente e NON pressato (sono di quella scuola, io).
Accendo il fuoco, imposto una fiamma bassa in modo che l'acqua, salendo, possa catturare tutte le sfumature aromatiche e la pienezza di gusto del caffè.
Torno in sala da pranzo. I ragazzi stavano parlando e ridendo...mi unisco a loro. Si preannuncia una bella giornata e nel frattempo è spuntato un bel sole.
Parliamo ancora.
E ancora.
"Marcolino. Ma il caffè? L'hai messo su, vero? C'è uno strano odore di bruciato..."
"L'hai messa l'acqua, vero Marcolino?"
"Ehm...si, certamente! Nel senso che penso di si...forse. No, aspetta...si si!"
Alzo la caffettiera fumante...troppo leggera per contenere liquidi. Inizio a ridere. Un odore di bruciato da torrefazione in fiamme. Marco mi dice di metterla sotto l'acqua corrente. SSSHHHHHHHHHHHH! Ok, svaporeggia per qualche secondo! Faccio per alzarla e guardare il danno che ormai ero sicuro di aver compiuto e...si stacca il manico.
L'ho fuso completamente.
Da quel momento sono partite circa 4 ore di prese per il culo. A ragione.
Io che mi spacciavo per moka pro. Che umiliazione.
Bello...la persone mi invitano a colazione da loro, io arrivo, gli fondo la caffettiera e me ne vado, ringraziando.
Potrei creare una nuova figura professionale.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma LOL!

Marco! Sei un impiastro! E sta sei stai pure a casa, vecchio disgraziato!

Cmq la stessa scena è successa a me. Ma senza essermi bullato di essere il capo della moka. Cosa che in effetti so di essere molto più di te.

Evvai!

Anonimo ha detto...

Scusa ma non è tutto qui il disastro...perchè non racconti di quando (sempre) sbagli strada...?
:)
lally33!

Anonimo ha detto...

Caspita...grande marco!!!così si fa... :P

grazie per i tuoi commenti...
sei sempre gentilissimo.

buona settimana a te ... :)

Marco ha detto...

Alby maledetto...faremo una gara a chi brasa più caffettiere! Domani cinema allora? Film d'amore? Così ci teniamo la manina e limoniamo duro!
Ghhhhhh...
Comunque, Lally cara, non mi perdo sempre! E l'ultima volta ho parcheggiato non più di tre km prima di casa tua! Avevo voglia di fare due passi...e con questo???? In che piazza ho parcheggiato? Piazza Sabotino? No...bah...e che ho vissuto a Torino 7 anni e per di più anche in quella zona! Comunque sei antipaticissssssima...
Non come Cristina, che abita a Torino anche lei, ma è carina e gentile...e scatta delle gran belle foto!

Anonimo ha detto...

in realtà è stato un colpo situazionale da maestro (e il fatto che tu l'abbia fatto inconsciamente ci dice che il tuo subconscio è meno pirla di te! :)

ti sei evitato -di\vertendo discorso e attenzione sulla moka- una giornata piacevole che, man mano che procedeva, ti avrebbe fatto assaporare il retroguso -quello veramente di bruciato dolcistro- dello "zio scapolone 40enne in visita alla famiglia perfetta". parlo per esperienza diretta, per cui ringrazia i tuoi che cosientemente non ti han mai dato ragione per andare dall'analista (motivo per cui hai un subconscio rodato bene)!

Marco ha detto...

Tommy, mi fai morire!!!
Come sta la capitale?
Oh, ma quand'è che mi/ci inviti? Filibustiere...

Anonimo ha detto...

Io sono la proprietaria della moka, non potete immaginare quanto tempo ci ho messo prima che la moka facesse un buon caffè!!!!! Mesi e mesi!!!!!!
Ringraziando il buon Dio sono riuscita a trovare manico e guarnizione di ricambio......ma l'odore di brucio a casa mia ci vorranno settimane ad eliminarlo.

PS: non lasciate che Marcolino si avvicini alle vostre moke.