lunedì 3 settembre 2007

Goldfrapp


E' ormai qualche giorno che ho ripreso in mano i dischi dei Goldfrapp e me li sto riascoltando a ripetizione.
Sono in due, tale Will Gregory (ex compositore di colonne sonore) che si occupa dei suoni e lei, la sirena ammaliatrice del duo...Allison Goldfrapp, che regala la voce e rende elegantemente peccaminoso il tutto.
Dagli esordi di Felt Mountain, in cui le arie erano più eteree, quasi da boschi del nord Europa sino ad arrivare al suono electro di Supernature, passando per il loro secondo album Black Cherry che ha segnato una svolta radicale nell'atmosfera e nel tiro della loro musica, diventando più scura, elettronicamente più metropolitana e decadente.
Lei potrebbe fare innamorare qualsiasi uomo, con tutta probabilità. Veste i panni della donna d'altri tempi, fatale come una diva del cinema anni'50 o regina incontrastata dello Studio54 di New York, con i suoi eccessi...affascinante per quell'aria di irraggiungibilità che assume in modo così naturale da finire davvero per crederci.
Volete "assaggiarne" qualche boccone? Io vi dirò di più...vi faccio fare un pasto completo, con la loro discografia qui di seguito.
Buon appetito...

Golfrapp "Supernature" (2005)













Goldfrapp "Black Cherry" (2003)













Goldfrapp "Felt Mountain" (2001)














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