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Costruiamo migliaia di ponti, nonostante non siamo nè ingegneri e nè operai. I ponti che ci legano ad altre persone, come tante isolette tra di loro collegate. Non siamo solidali gli uni agli altri. Ci spostiamo in continuazione e questi esili ponti tentano di assecondare i nostri movimenti, talvolta troppo bruschi o troppo estesi. Così finisce che si spezzino. Sono scelte...soltanto scelte.
Lady's Bridge è il nuovo album del mio amato Richard Hawley, autore, voce e chitarra dei suoi 4 albums da solista. Ex chitarrista dei Pulp, tournista per gente come Robbie Williams, All Saints, Beth Orton, ha deciso poi (e gliene sarò grato sempre, e non perchè disdegni i Pulp) di lavorare da solo, disintossicarsi e di partorire, per quanto mi riguarda, delle vere gemme.
Il suo lavoro precedente dal titolo Coles Corner l'ho definito come IL MIO album, per atmosfera e per i testi. Mi ha commosso decine di volte (e non dico tanto per dire)...mi ha fatto anche stare parecchio male in alcuni momenti. La forza della musica...della musica che senti tua.
A metà tra Roy Orbison e Johnny Cash...una voce calda di chi si racconta tra viaggi in solitudine ed il cuore fatto in piccoli pezzettini tante volte...come per ognuno di noi.
Musica per chi possiede un cuore che sanguina...ma che non smette mai di pulsare...
Se ti ho convinto e li vuoi, il negozio di dischi è vicino a casa tua di sicuro. Ma se prima preferisci darci un ascolto:
Richard Hawley "Lady's Bridge"
Richard Hawley "Coles Corner"
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Mute Records
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Mute Records